Alle origini del gioco e del giocattolo

Siamo abituati ad associarlo a qualcosa di leggero, a un passatempo a un divertimento che viene utilizzato dai più piccoli. Questo è vero, per fortuna, ma il giocattolo è anche un oggetto ricco di storia e capace di coinvolgere anche i più grandi che rimangono giocatori ma diventano anche appassionati o collezionisti. Ci sono giochi carichi di storia che oggi sono tuttora in voga e che ben si coniugano con le nuove tecnologie. Pensiamo, ad esempio, alla stampa online e ai servizi offerti da un’azienda leader del settore come Stampaprint.net. Fra questi c’è anche la possibilità di realizzare e personalizzare le carte da gioco, da ramino o da poker, che diventano anche un ottimo strumento di promozione aziendale, da regalare a clienti consolidati o potenziali in particolari occasioni.

Ovviamente le carte sono uno dei giochi più antichi che ancora oggi hanno un grande successo, ma ne esistono di più vecchi utilizzati ancora oggi e di grande attualità. Per questo vale senz’altro la pena di fare un tuffo nel passato dei giocattoli, ma anche di approfondire il concetto di gioco dal punto di vista sociologico e sociale.

Il domino è uno dei giochi più antichi Di Roland Scheicher di Wikipedia in tedesco – Opera propria (Testo originale: Eigenes Photo ), Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3148917

Quando un bambino gioca il suo gioco riempie l’universo intero. Noi non siamo più capaci di giocare così.

(Taisen Deshimaru)

Domino e dintorni

Ci sono giochi come il domino che ancora oggi appassionano e che sono a tutti gli effetti giochi senza tempo. Affonda le proprie radici in Cina, nel 1120, ma ancora oggi viene usato. Le sue regole sono semplici, anche se nel tempo si sono susseguite diverse varianti dello stesso.

Ma ci sono anche altri giochi per cui può valere il discorso fatto per il domino, giochi di ancora maggior diffusione e attuale utilizzo come la dama, gli scacchi, senza dimenticare la trottola, il gioco della campana… ma l’elenco sarebbe lunghissimo e cercheremo di affrontare anche questi aspetti.

Un gioco come quello degli scacchi, poi, merita forse un discorso a parte perché richiede profondi ragionamenti, un senso strategico molto accentuato e la capacità di prevedere anche mosse altrui. Non a caso ci sono aziende che valutano molto il gioco degli scacchi fra candidati da assumere, perché in grado di sviluppare capacità strategiche e di ampia visione.

Il gioco degli scacchi non è solo un ozioso passatempo. Parecchie importantissime qualità della mente, che sono utili nel corso della vita umana, s’acquistano o si rafforzano mediante quel gioco, cosicché diventano abitudini pronte a ogni occasione. Perché la vita è una specie di gioco di scacchi, in cui abbiamo spesso dei punti da guadagnare e dei competitori o avversari con cui contendere; e in cui c’è una gran varietà di buoni e cattivi eventi, i quali sono, entro certi limiti, effetti della prudenza o della mancanza della medesima. 

Benjamin Franklin, La morale degli scacchi 1779

Insomma, pensare che il gioco e i giocattoli siano una questione che riguarda i più piccoli è, oltre che sbagliato, anche riduttivo della portata che può avere un gioco. Una portata che va sempre al di là di ogni aspetto ludico, ricomprendendone altri come quello sociale, sociologico tanto per citare due campi piuttosto vasti.